Alle 4 del mattino, l’ora in cui i ladri e i carabinieri entrano negli appartamenti, mani ignote nell’oscurità hanno deliberatamente mandato in fuori giri il depuratore Alto Lambro di Monza e sversato nel Lambro quasi 2,5 milioni di litri di nafta.
La scena del delitto è quella delle saracinesche e dei condotti della Lombarda Petroli.
Il cadavere ha la testa a Monza e i piedi a Piacenza.
In mezzo, il Lodigiano attraversato dalle spoglie maleodoranti del fiume morto, agonizzante da decenni che, alla cuspide tra la costellazione dell’acquario e quella dei pesci ironia della sorte, ha ricevuto il colpo di grazia.
La macchia oleosa si mescola alle acque torbide di melme acide sature di ammine cancerogene e di metalli pesanti. La superficie del fiume è nera e chiazzata da serpentine color fango. Quale è il petrolio, quale l’acqua preesistente del fiume?