Perché si va in missione. Per portare la Parola, per fare opere di carità, per aiutare il prossimo, per avvicinarsi a Dio. Una donna si dona al Signore: perché questo spesso comporta in qualche modo una separazione? Che sia in clausura, che sia in esilio quarantennale? E poi per costruire edifici, per curare la gente, per pulire, per cucinare... come si fa con quei lunghi vestiti? In una parola: ma come fanno le missionarie? Come fanno in particolare le ragazze lodigiane, partite cento anni fa da una realtà rurale e andate a conquistare il mondo: spesso in tre o quattro all’inizio di una missione, quando fanno ritorno, si lasciano alle spalle un grande ospedale, un territorio trasformato, un gruppo sociale motivato che sarà lievito nella società locale. A sentirle raccontare sembra tutto accaduto per caso, semplicemente. Mai un’allusione al Mistero e alla Grazia che operano in Loro. Evidentemente.
Alle brevi parole introduttive di Mons. Giuseppe Merisi, Vescovo di Lodi, seguono la prefazione di Maria Ignazia Angelini, Madre presso l'Abbazia di Viboldone, l'introduzione dell'autore e le dodici missionarie alla cui “Via” il libro è interamente dedicato: Suor Andreina Gallinari, Suor Giuseppina Gnocchi, Francesca Vecchietti, Suor Costanza Mazzi, Valeria Spelta, Suor Adriana Bricchi, Suor Maria Amiti, Lina Panigada, Marina Cantoni, Suor Ilia Peveralli, Suor Paola Grignani.
Coperta con ali in carta ruvida con intrusioni perlescenti, stampata in quadricromia. Legato in brossura. Cm 14,3 x 21 spessore cm.1,2